Fotografare l’Arcipelago Toscano: guida agli scatti più belli

La fotografia paesaggistica è una delle forme d’arte più apprezzate, che consente di catturare la bellezza della natura e trasformarla in immagini che suscitano emozioni da riscoprire nel tempo.

Tuttavia, per ottenere scatti davvero efficaci, è importante non solo conoscere le tecniche fotografiche, ma anche scegliere con attenzione i luoghi da immortalare.

In questo contesto, l’Arcipelago Toscano rappresenta una delle destinazioni più interessanti d’Italia, grazie alla sua varietà paesaggistica e alla particolare atmosfera che lo contraddistingue.

Perché proprio l’Arcipelago Toscano? Questa area, situata tra la Toscana e la Corsica, racchiude sette isole dalle caratteristiche uniche, dove si alternano spiagge incontaminate, scogliere suggestive e un entroterra ricco di vegetazione mediterranea.

Ogni isola presenta delle specifiche particolari e offre interessanti opportunità per gli amanti della fotografia, sia per i principianti che per i più esperti.

Scegliere questo territorio come esempio ci permetterà di esplorare le diverse tecniche e approcci per catturare il paesaggio in modo autentico e senza artifici.

In questo articolo, vedremo insieme come sfruttare al meglio le peculiarità di queste isole toscane per ottenere scatti di qualità.

Tratteremo i punti panoramici più adatti, le attrezzature consigliate e i momenti migliori della giornata per fotografare, garantendo un’esperienza visiva che rispetti la bellezza e l’integrità di questi luoghi.

Punti panoramici e consigli tecnici per scattare delle splendide foto sulle isole dell’Arcipelago Toscano

La fotografia paesaggistica delle isole dell’Arcipelago Toscano, offre l’opportunità di catturare scenari naturali unici e affascinanti. 

Partendo con l’Isola d’Elba, suggeriamo sicuramente di recarsi presso il Monte Capanne, che con i suoi oltre 1.000 metri di altezza, offre una vista panoramica che abbraccia l’intero arcipelago e, nelle giornate limpide, arriva fino alla Corsica.

Scegliamo questa location, sicuramente per l’ampiezza della visuale e la possibilità di scattare albe e tramonti con colori intensi.

Per scattare foto qui, suggeriamo di utilizzare un obiettivo grandangolare (16-35mm), l’ideale per catturare la vastità del paesaggio, accompagnato da un filtro polarizzatore, utile per ridurre i riflessi dell’acqua e intensificare i colori del cielo e del mare, soprattutto nelle giornate soleggiate​.

Passando all’Isola del Giglio, consigliamo il Faro di Capel Rosso, uno dei punti più suggestivi per scattare al tramonto. La scelta di questa location è motivata dalla combinazione tra il faro, le scogliere e il mare, che offrono composizioni fotografiche particolarmente dinamiche.

Utilizzando un teleobiettivo (70-200mm), è possibile isolare dettagli interessanti del faro e delle barche all’orizzonte, creando un effetto di profondità. Per catturare l’effetto setoso delle onde che si infrangono contro le rocce, si consiglia di utilizzare un treppiedi e tempi di esposizione lunghi (10-15 secondi)​. 

Giannutri, una piccola isola a forma di mezzaluna, con le sue scogliere e l’antica Villa Romana, rappresenta una destinazione perfetta per chi desidera combinare storia e paesaggio. La scelta di Giannutri è legata alla possibilità di scattare immagini uniche che includano elementi archeologici in un contesto naturale.

Per ottenere il massimo, un obiettivo standard 24-70mm è ideale per variare tra dettagli e panorami più ampi. Le ore dell’alba offrono una luce morbida che esalta i colori naturali dell’isola, mentre un ISO basso (100-200) e un’apertura tra f/8 e f/11 garantiscono una buona profondità.

Personalmente, riteniamo che location come l’Isola del Giglio e di Giannutri rappresentino un’incredibile opportunità per tutti coloro che amano la fotografia paesaggistica.

Si può cogliere l’occasione ideale, scegliendo di trascorrere qualche giorno di vacanza in loco (in questo modo si potranno sfruttare a pieno le ultime ore di luce per scatti fantastici al tramonto), oppure, se non si ha molto tempo a disposizione, si può sfruttare le escursioni giornaliere organizzate, l’occasione perfetta per ammirare il meglio che queste isole hanno da offrire, accompagnati da guide esperte del posto. 

Terminiamo il nostro elenco con Capraia, l’unica isola di origine vulcanica dell’arcipelago, è famosa per le sue rocce rosse e il mare cristallino, che creano forti contrasti cromatici.

La Cala Rossa è una delle location migliori per fotografare questi contrasti, particolarmente evidenti al tramonto.

Utilizzando un filtro ND si possono ottenere lunghe esposizioni che catturano il movimento dell’acqua, mentre un grandangolare aiuta a includere ampie porzioni di paesaggio.

Questa location è ideale anche per i droni (ma consigliamo di informarsi sempre, in quanto i regolamenti in materia di volo sull’isola, non sono chiari), offrendo prospettive spettacolari dall’alto che mostrano la complessa morfologia dell’isola​.

Fotografare la fauna e flora dell’Arcipelago

Una delle attrattive principali che possiamo fotografare sulle isole dell’Arcipelago Toscano, è rappresentata dagli uccelli migratori, come il falco pellegrino, il biancone e la beccaccia di mare.

Questi volatili possono essere osservati durante le migrazioni, soprattutto in primavera e autunno, quando attraversano le isole in cerca di riposo.

Le scogliere del Giglio e le aree protette dell’Elba sono ottimi punti di osservazione. Per fotografarli senza disturbare, è consigliabile utilizzare un teleobiettivo da 300mm o superiore, posizionandosi in zone tranquille.

Per congelare il movimento degli uccelli in volo è utile impostare un tempo di esposizione rapido, intorno a 1/1000 di secondo, e utilizzare un treppiedi per garantire la stabilità.

Le acque che circondano le isole di Capraia e Montecristo ospitano delfini, balenottere e capodogli. Partecipare a escursioni in barca organizzate è il modo migliore per avvistarli e fotografarli.

Un teleobiettivo da 70-200mm consente di catturare i dettagli dei cetacei, mentre un tempo di esposizione rapido è essenziale per cogliere i loro movimenti. Data l’instabilità della barca, un monopiede può essere un buon supporto per ridurre il mosso.

Sull’isola d’Elba, il Santuario delle Farfalle sul Monte Perone è un luogo affascinante per gli amanti della macrofotografia. Qui si possono trovare oltre 50 specie di farfalle, incluse alcune varietà rare.

Il momento migliore per fotografarle è nelle ore più calde del mattino, quando sono particolarmente attive.

Utilizzando un obiettivo macro, come un 60mm o un 100mm, è possibile catturare i dettagli delle ali e dei colori vivaci. È importante avvicinarsi con cautela e usare un’apertura di diaframma ampia per sfocare lo sfondo, rendendo il soggetto il protagonista dello scatto.

Le isole di Capraia e Pianosa sono rinomate per la presenza di piante endemiche, come la centaurea di Capraia e diverse varietà di orchidee. Per fotografare queste piante è necessario prestare attenzione alla composizione e alla luce.

Un obiettivo macro consente di riprendere i dettagli ravvicinati dei petali e delle foglie. È consigliabile usare un diaframma chiuso, intorno a f/8 o f/11, per ottenere tutta la pianta a fuoco e sfruttare la luce laterale per esaltare le texture e i volumi.

Le coste frastagliate di Giannutri e le scogliere di Capo Sant’Andrea all’Elba offrono scenari spettacolari, dove il contrasto tra il blu del mare e le rocce emergenti crea un impatto visivo notevole. Per valorizzare queste scene è utile un obiettivo grandangolare.

Usare un filtro ND permette di realizzare lunghe esposizioni, ideali per ottenere un effetto setoso sulle onde. Includere nella composizione elementi statici, come scogli o piante, aiuta a dare stabilità e profondità allo scatto.

Momenti ideali della giornata per i migliori scatti fotografici

I momenti migliori della giornata per ottenere scatti di alta qualità nell’Arcipelago Toscano sono l’alba e il tramonto.

Queste due fasi consentono di studiare una luce calda e morbida, che riduce le ombre dure e conferisce un’atmosfera unica alle immagini.

All’alba, l’aria è spesso più limpida, il che permette di catturare dettagli nitidi e colori intensi, soprattutto sulle coste e nelle aree naturali come le scogliere del Giglio o le baie dell’Elba.

Fotografare all’alba è ideale per chi desidera immortalare la tranquillità e la quiete delle isole, con il mare calmo e i primi raggi di sole che illuminano delicatamente il paesaggio.

Il tramonto, invece, regala tonalità calde e sfumature rosse e arancioni che valorizzano particolarmente le scogliere e i profili montuosi delle isole.

I fari, come quello di Capel Rosso al Giglio o di Forte Stella all’Elba, diventano soggetti ideali in questa luce, creando contrasti interessanti tra il cielo e il mare.

Per fotografare durante queste ore, è utile utilizzare un treppiedi e sperimentare con lunghe esposizioni per catturare i movimenti dell’acqua e delle nuvole.

Anche il crepuscolo, la cosiddetta “ora blu” subito dopo il tramonto, offre un’illuminazione omogenea e permette di ottenere immagini suggestive con cieli profondi e tonalità fredde.

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