Diventare fotografo professionista, cosa studiare?

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Oggi giorno le immagini hanno un valore importantissimo in tutti i contesti comunicativi e l’idea di intraprendere la carriera di fotografo sta diventando un sogno diffuso tra molti giovani.

Mettendoci il giusto impegno, può non rimanere solo un sogno e diventare realtà, ma come?

Per diventare fotografo professionista cosa bisogna studiare?


Prima di tutto partiamo dicendo che ci sono varie strade possibili: puoi studiare da autodidatta, iscriverti all’università oppure frequentare corsi brevi specifici solo di fotografia (corsi professionalizzanti).

Soprattutto l’ultima soluzione andrebbe accompagnata alla frequentazione di altri corsi incentrati su Photoshop e Light Room che sono fondamentali per la post-produzione. 

Cosa studiare per diventare fotografo


Come in tutte le professioni che si basano sulla creatività, per diventare un fotografo professionista è fondamentale, oltre all’istruzione e allo studio costante, essere portati e avere un tratto riconoscibile in quello che si fa. Non per forza bisogna possedere una laurea, ma sicuramente è un bel vantaggio.

Le cose che invece sono fondamentali sono la passione, avere i mezzi per procurarsi l’attrezzatura iniziale per scattare e i contatti.

Abbiamo anticipato che le soluzioni possibili sono tre, vediamole nel dettaglio. 

Corsi universitari

Per diventare fotografo professionista una laurea può aiutare ad acquisire credibilità, ottenere contatti tramite il proprio ateneo e ad affermarsi sul mercato. Esistono moltissimi corsi nelle città principali italiane, ad esempio molto rinomati sono quelli proposti dall’Accademia delle Belle Arti.

Negli ultimi anni anche nelle Università Statali sono comparsi corsi nuovi e dedicati alla fotografia e cultura visuale. La città che offre più opportunità nel nostro paese è sicuramente Milano, ma anche luoghi come Firenze, Roma o Bologna offrono sbocchi importanti. In particolare, Roma è consigliata a chi è interessato alla fotografia cinematografica. Per gli atenei clicca qui

Prima di decidere c’è un aspetto molto importante da considerare: i corsi universitari presuppongono anche tante ore di teoria, cosa che scoraggia molte persone.

Le materie, in generale, riguardano le tecniche fotografiche, la storia della fotografia (utilissima per prendere spunti), laboratori digitali, social media e web e i software di post-produzione.

Corsi professionalizzanti

Come dicevamo, i corsi universitari hanno nel loro piano studio per legge anche diversi esami teorici e non solo progetti pratici di fotografia. Per chi non se la sente di intraprendere questo percorso c’è un’alternativa altrettanto valida. Non rilascia una laurea, ma è comunque un buon modo per farsi strana nel mondo della fotografia professionale: i corsi professionalizzanti.

In Italia ci sono varie opzioni per trovare un corso di fotografia professionale sia pubblico che privato. L’aspetto positivo di questi corsi è che molti hanno anche l’opzione serale o durante il fine settimana, perfetta per chi nel frattempo ha la necessità di lavorare. 

Essere autodidatti

La terza soluzione è quella di iniziare a studiare e a fare pratica da autodidatta. Esistono molti manuali o video online che spiegano le nozioni di base della fotografia. Leggere libri scritti da professionisti e dilettarsi nello scattare è sicuramente un ottimo modo per imparare.

Puoi anche tentare di collaborare con qualche fotografo per imparare direttamente sul campo. Il campo della fotografia è molto competitivo e sicuramente le due soluzioni che ti abbiamo segnalato sopra possono aprirti più porte rispetto allo studio individuale. 

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