BUONE REGOLE PER GESTIRE IL RAPPORTO CON IL FOTOGRAFO PER IL MATRIMONIO

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Il matrimonio è considerato il giorno più importante della vita di una coppia ma è vero anche che i mesi che lo precedono possono essere molto stressanti.

Effettivamente per organizzare una cerimonia, pur piccola e modesta che sia, occorre pensare a tantissime cose tra cui, per l’appunto, l’ingaggio del fotografo professionista per matrimoni.

Questo professionista si occuperà di creare il reportage di tutta la giornata, ovvero dai preparativi ai saluti finali con la consegna delle bomboniere. 

I nostri consigli 

Il suo lavoro è importantissimo perché imprime per sempre i momenti più belli di questa giornata e, proprio per questo, è opportuno prendere accordi chiari per gestire al meglio il rapporto lavorativo.

Oggi risponderemo ad alcune delle domande più gettonate sull’ingaggio del fotografo da matrimonio con la speranza di sciogliere i tuoi dubbi e aiutarti a fare una scelta che ti soddisfi pienamente. 

Quanto tempo prima contattare un fotografo per il matrimonio?

Sicuramente ci sono tante altre priorità da considerare ma questo non significa che il fotografo per il matrimonio possa essere contattato a ridosso della cerimonia. Non c’è un vero e proprio termine di scadenza anche se i professionisti più gettonati potrebbero essere già impegnati per la data in cui hai fissato le tue nozze.

Per questo ti suggeriamo di cercare il fotografo almeno due mesi prima delle nozze e di non attardarti oltre per non ricevere brutte sorprese. 

Come prendere accordi per il reportage fotografico di tutta la cerimonia?

Non c’è un modo vero e proprio di prendere accordi perché l’importante è che i patti siano chiari sin da subito. Dal tipo di foto al compenso ogni dettaglio va discusso in anticipo e non il giorno della cerimonia perché devi pur sempre godertela e non preoccuparti di nulla.

L’importante è non arrivare al momento del saldo con questioni irrisolte perché queste potrebbero tramutarsi in discussione e scontento. 

Il fotografo mangia con gli invitati?

Il fotografo è a lavoro durante il matrimonio ma questo non significa che debba starsene a guardare mentre tutti si rifocillano. Ci sono varie scuole di pensiero sulla questione ma noi sposiamo quella della convivialità.

Così come offriamo il caffè al tecnico della caldaia che viene a casa sarebbe carino offrire qualcosa da bere e da mangiare al professionista che ci seguirà per tutta la giornata e che trascorrerà molte ore in piedi a lavorare mentre tutti si divertono. Dopotutto dove mangiano cento persone possono mangiarne anche centouno. 

Cosa fare se il lavoro non ci soddisfa?

Se gli accordi non vengono rispettati è possibile contrattare una riduzione ma solo in questo caso. Se le foto non ci piacciono non è giusto lasciare il fotografo senza il saldo del suo lavoro perché, anche se non è di nostro gradimento, questo è stato pur sempre svolto.

Se il fotografo è un professionista infatti, le variabili che influiscono sul risultato finale possono essere molteplici e non dipendere da loro. Ad esempio la location è fondamentale così come l’attrezzatura che viene utilizzata oppure addirittura le condizioni meteo, ecc. ecc.

Certo è che non ci sono regole universali per questo tipo di situazione perché, come sempre, occorre agire secondo educazione e buon senso. 

Ci sono casi e casi per cui la miglior risposta a questa domanda è che bisognerà trovare un accordo cercando di trovare soluzioni soddisfacenti ad entrambi.

Il semplice “non mi piace, punto e basta” non è una buona motivazione per creare problemi. Magari sarebbe stato meglio prendere accordi prima della cerimonia proprio per evitare questo genere di complicazioni. 

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