Acaya: Un paradiso per i fotografi

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Acaya è un antico borgo medioevale situato nelle splendide terre del Salento. È una città fortificata ed è l’unico esempio di tale struttura architettonica medioevale visibile nell’Italia meridionale. L’architettura essenziale, austera e lineare rende la cittadina di Acaya un borgo unico nel suo genere, degno di essere visitato e fotografato.

Grazie alla sua fortificazione, essa ha mantenuto le sue caratteristiche uscendo indenne da qualsivoglia battaglia o guerra del passato. La sua posizione e la sua architettura fortificata hanno fatto sì che fosse protetta dai numerosi attacchi dei Saraceni che spesso sbarcavano sulle coste pugliesi. Acaya dista poco più di 10 km da Lecce, il capoluogo del Salento, ed è una frazione del comune di Vernole.

Acaya paradiso fotografico nel Salento

Ancora oggi il centro di Acaya è protetto dalle mura e vi si accede attraversando l’antica porta di Sant’Oronzo: un vero e proprio portale che vi condurrà lontano nei secoli, come un vero e proprio viaggio nel tempo.

È un’ottima meta da visitare se, durante le vostre vacanze estive in Salento, avete voglia di prendervi una pausa dalle giornate di mare e respirare un po’ di storia salentina. Per gli appassionati di fotografia è, inoltre, un ottimo modo per potersi concedere delle vacanze mentre si pratica il proprio hobby.

Le stradine e i monumenti di Acaya

Passeggiando per il borgo di Acaya, potrete ammirare le stradine perfettamente costruite in maniera geometrica e lineare, di epoca medioevale, che seguono una pianta precisa e ordinata, intersecandosi perpendicolarmente tra di loro.

Il borgo di Acaya differisce proprio su questo aspetto dagli altri borghi italiani. Mentre i piccoli centri pedonali generalmente si caratterizzano per le loro viuzze aggrovigliate e mai uguali, il borgo di Acaya presenta una pianta precisa e ordinata, quasi “militare”, annoverandosi come città fortezza, custode di genti e tradizioni.

Gironzolando per le squadrate vie del borgo, potrete vedere la torre campanaria e la chiesa matrice, edifici suggestivi e caratteristici, per poi posare lo sguardo – o l’obiettivo fotografico – sul castello di Acaya, simbolo dell’epoca feudale e risalente al XVI secolo.

Il castello di Acaya, costruito nel 1535, è circondato da un fossato assai profondo, collegato alla strada solamente da un ponte rettangolare, in cui si possono ancora oggi visitare una vecchia scuderia e un frantoio.

La Porta di Sant’Oronzo

La Porta di Sant’Oronzo, citata nell’introduzione, vi accompagnerà all’interno delle mura di cinta che avvolgono il centro di Acaya. Questa porta è dedicata al Santo proprio per la statua che la sovrasta, scolpita in pietra leccese e raffigurante Sant’Oronzo, per volere di Andrea Vernazza, signore del feudo alla fine del XVII secolo.

Un gioiello sportivo di Acaya

Acaya, oltre ad essere nota per la sua storia e la sua architettura, è nota per la presenza di un importante circolo di Golf. L’unico Golf Club del Salento a 18 buche. Una struttura che si coniuga perfettamente con la natura circostante, caratterizzata dalla macchia mediterranea. Anche questo circolo sportivo può essere un’ottima location per gli appassionati di fotografia sportiva.

La Riserva Naturale Le Cesine, un paradiso accanto ad Acaya

Percorrendo la Strada Comunale di Acaya, ad appena cinque chilometri di distanza, potrete immergervi nella vicina Oasi delle Cesine, una riserva naturale situata sempre nel comune di Vernole e gestita dal WWF.

L’Oasi della Riserva Naturale Le Cesine rappresenta oggi una delle zone paludose rimaste nel territorio tra Otranto e Brindisi, un tempo ricche di paludi, in cui si trovano lo stagno Salapi e lo stagno Pantano Grande.

Anticamente definita come zona malsana proprio per il rischio di contagi malarici dovuti alle zanzare presenti nei tratti paludosi. Risalgono al XIX secolo i progetti che avrebbero condotto ai lavori di bonifica e di rivalutazione del territorio, con il metodo della canalizzazione.

Attraverso la canalizzazione delle acque stagnanti verso il mare e attraverso l’impianto di alcune piante che avrebbero trattenuto un importante quantitativo d’acqua, l’intera zona delle Cesine è stata nel tempo bonificata ed oggi rappresenta un’importante luogo di studio e approfondimento della natura.

Uccelli, rettili, mammiferi, pesci e insetti popolano la riserva, creando un panorama naturalistico prezioso e affascinante, un panorama da immortalare per creare immagini uniche e affascinanti. Inizia a scaldare la macchina fotografica perchè ne avrai bisogno!

La Riserva Naturale Le Cesine è visitabile tutto l’anno, accompagnati dal personale qualificato e, previa prenotazione, è possibile anche effettuare il giro della riserva in bicicletta.

Questo è un guest post in collaborazione con Acaya

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