Cosa è l’esposizione in fotografia?

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Prima di addentrarci nel concetto di esposizione in fotografia, facciamo un passo indietro. Il termine “fotografia” deriva dal greco e vuol dire disegnare con la luce. Effettivamente la funzione di qualsiasi macchina fotografica è quella di imprimere la luce su un sensore digitale o su pellicola.

Esposizione in fotografia - Fototrip
Una fotografia con esposizione prolungata

L’insieme delle impostazioni che utilizziamo per scattare la nostra foto, determinano appunto l’esposizione del sensore o pellicola alla luce esterna. I tre parametri principali che determinano l’esposizione di una fotografia sono tre: apertura del diaframma, rapidità di scatto e iso. Li analizziamo singolarmente nel paragrafo che segue.

Come determinare l’esposizione di una fotografia

Apertura del diaframma

La luce esterna, prima di colpire il sensore della fotocamera passa per un apertura detta diaframma. Possiamo decidere quanto aprire il diaframma in ogni fotografia che scattiamo. Ovviamente, più è aperto, più luce lascerà entrare e viceversa. Sorvoliamo per il momento come questa scelta influenzia anche la profondità di campo.

A parità di condizioni luminose, se apriamo di più il diaframma, sarà necessario aumentare la velocità di scatto. Viceversa, chiudendo di più il diaframma sarà necessario scattare più lentamente. Questo è dovuto al fatto che la quantità di luce necessaria per imprimere una foto con una esposizione corretta è sempre la stessa. Quello che cambia è il flusso con cui la lasciamo passare.

Facciamo un esempio. Dobbiamo riempire un secchio con un litro d’acqua. Se lo riempiamo con una pompa ad alta pressione ci metteremo un secondo. Invece, se lo riempiamo utilizzando un piccolo rubinetto, avremmo bisogno di 15 secondi. Il risultato alla fine è lo stesso: il secchio è pieno e contiene un litro d’acqua in entrambi i casi. L’esposizione in fotografia è esattamente la stessa cosa.

Il tempo d’esposizione

Il tempo d’esposizione non è altro che il tempo che ha la luce per passare attraverso il diaframma e colpire il sensore. Il sensore della macchina fotografica è esattamente come il secchio dell’esempio precedente. Se non apriamo il rubinetto a sufficienza non otterremo un litro d’acqua. Se lo lasciamo aperto troppo tempo invece, l’acqua traboccherà.

Con l’esposizione fotografica, è lo stesso. Il sensore continuerà a immagazzinare luce finché questa lo colpisce. Se capta troppa luce, la fotografia risulterà troppo chiara, bruciata. In questo caso si dice che la fotografia è sovresposta. Se invece ne capta troppo poca, l’immagine che ne risulta sarà troppo scura. In questo caso si dirà che è sottoesposta.

Questi due parametri si può dire che sono i fattori che più influiscono sull’esposizione fotografica. Per riassumere, la regola di base è la seguente. A parità di luce, se apriamo molto il diaframma, accorceremo il tempo d’esposizione. Invece, optando per un diaframma più chiuso, sarà necessario aumentare il tempo d’esposizione.

Come si ottiene una fotografia come quella che vedi nell’articolo? Tra le altre cose utilizzando un’esposizione lunga mentre la fotocamera è poggiata su un cavalletto fotografico.

La sensibilità della pellicola, l’ISO.

Nella fotografia analogica e prima delle fotocamere digitali, ogni pellicola aveva un certo grado di sensibilità. Questa sensibilità determinava la capacità di captare la luce della pellicola in uso. Esistevano ed esistono, pellicole per scattare in condizioni di molta luce, condizioni normali o con molta poca luce. Il grado di sensibilità era determinato appunto dall’ISO. Quanto più alto, più sensibile. Quindi per scattare una fotografia all’esterno e con molta luce si poteva utilizzare una pellicola meno sensibile (ISO 50, 100, 200, 400,…) mentre per scattare una scena notturna, bisognava utilizzare un’ISO più alto. Generalmente oltre ISO 1200.

Nella fotografia digitale, si riproduce artificialmente questo parametro. Quando regoli la tua macchina puoi infatti anche stabilire il livello di ISO. Ma quali sono le implicazioni in relazione all’esposizione fotografica?

Con un ISO basso avrai bisogno di più luce. Ne deriva che bisognerà aprire di più il diaframma oppure aumentare il tempo di esposizione. Invece, a parità di luce, con un ISO più alto sarà necessario far passare meno luce. Ne derivano un tempo di esposizione più corto e/o un apertura più ridotta.

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