Full Frame vs Aps-c: le differenze

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Ci siamo passati tutti. Vuoi fare il salto ed acquistare una macchina fotografica professionale o semi professionale vero? Ma non ti è ancora chiaro verso quale formato dovresti tendere.

Differenze tra full frame e aps-c

In questo articolo andiamo a snocciolare le differenze tra i formati più diffusi sul mercato: il full frame e l’Aps-c.

La differenza che sta alla base di tutto il discorso è la dimensione del sensore.

Le macchine fotografiche full frame hanno un sensore della stessa dimensione della vecchia pellicola. Hai mai visto in giro per casa dei vecchi negativi delle vacanze al mare degli anni 90? Bene un sensore full frame ha la stessa dimensione di uno di quei “rettangolini” scuri da 35mm. Per essere precisi le fullframe montano un sensore rettangolare da 36mm x 24mm.

Mentre un sensore con formato Aps-c ha una dimensione più ridotta. Non tutte le case hanno la stessa dimensione Aps-c. Ad esempio Canon usa sensori da 22mm x 15mm mentre Nikon e Sony da 23.1mm x 15.4mm.

differenze full frame e apsc
Un sensore fuori dal corpo macchina

Vengono prodotte sia macchine mirrorless che reflex con entrambi i sensori. Alcune case come Panasonic producono fotocamere addirittura con sensore micro 4/3, ancora più piccolo che l’aps-c.

Per farla breve, la differenza sostanziale ha a che vedere con le dimensioni.

Il Crop Factor

Il crop factor è il fenomeno che genera la relazione tra la distanza focale dell’obiettivo e la dimensione del sensore. Cerco di darne una spiegazione più semplice possibile.

Un sensore più piccolo ritaglia quello che vede attraverso l’obiettivo. L’immagine finale sarà meno ampia, come se ci si fosse avvicinati al soggeto.

Facciamo un esempio. Gli occhiali da vista sono l’obiettivo, i tuoi occhi il sensore. Se tieni gli occhi aperti (in modo Full Frame), vedrai tutto quello che il tuo campo visivo e l’occhiale ti consentirà di vedere. Se invece chiudi leggermente gli occhi, come quando cerchi di vedere meglio da lontano, l’immagine che arriverà ai tuoi occhi sarà più piccola. Bene, la stessa cosa succede con le macchine fotografiche.

Il risultato finale sarà una sorta di zoom “fisiologico” che si ripercuote anche sulla scelta delle distanze focali.

Una fotocamera sony apsc

Il crop factor si misura con un fattore di moltiplicazione della distanza focale che è di 1,5 per quasi tutte le marche meno che per la Canon che ha un fattore di 1,6. Questa è una delle differenze tra full frame e aps-c più importanti.

Distanza focale nominale e reale nelle macchine Aps-c

Come già detto, utilizzando una Aps-c l’immagine che il sensore cattura è più vicina alla scena. Questo significa che qualsiasi ottica tu stia usando, la distanza focale riportata sull’obiettivo non è reale.

Il fattore di moltiplicazione di crop factor ti aiuterà a conoscere qual’è la distanza focale effettiva con precisione. Prima di tutto hai bisogno di sapere qual’è il fattore effettivo della tua macchina fotografica. Per scoprirlo vai su Google e digita semplicemente “modello macchina crop factor“. Lo troverai al volo.

Dopodicchè applica questa formula semplicissima per conoscere la distanza focale.

[distanza focale riportata sull’obiettivo] x [fattore di moltiplicazione]

Dimensioni del sensore e qualità

Il fatto che una macchina fotografica non sia full frame significa che sia di qualità inferiore? La risposta è NI. Se sei un principiante la differenza è davvero minima e tra le migliori macchine fotografiche da viaggio che ho recensito non molto tempo fa sono perfette per te.

Da cosa è data la differenza in qualità?

La differenza tra full frame e aps-c o altri formati di fotocamera è data ovviamente anche dalla differenza di qualità dei sensori.

Le fotocamere che non sono full frame sono dedicate sicuramente ad una fascia di mercato parecchio più ampia e variegata. Quasi nessuna macchina fotografica per principianti che serva per iniziare a fotografare è munita di un sensore full frame. La maggior parte sono o aps-c o micro 4/3.

Questo però non vuol dire che la differenza tra full frame ed altri formati sia la qualità. Esistono fotocamere di formato ridotto come la serie Nikon d7000 oppure le ultime Sony Alpha 6500 o 6700 che sono destinati ad una fascia di utenti avanzati. Seppur provviste di modi automatici, sono comunque rivolte ad un pubblico più esperto.

E’ anche vero che sarà molto difficile trovare una fotocamera full frame con le modalità automatiche come il ritratto o paesaggio (giusto per intenderci). Le modalità automatiche che si trovano in questo caso sono P, S, A. In modalità S normalmente è possibile utilizzare la rotella di compensazione dell’esposizione.

Dimensione del sensore e megapixel

Questo è un discorso fatto e strafatto da molti fotografi e tecnici. Bisogna stare parecchio attenti alla relazione tra i megapixel dichiarati dalla casa produttrice e la dimensione del sensore. Questa è un’altra importantissima differenza tra full frame e aps-c.

Il numero di megapixel è dato dal numero di quadratini in cui è suddiviso un sensore. Prendiamo un full frame e un aps-c entrambi da 40 megapixel. Se entrambi sono suddivisi in 40 milioni di quadratini, quale sarà la differenza?

Ovviamente, il sensore più piccolo sarà composto da celle più piccole. Cosa implica questa cosa? Che ognuno di essi è in grado di assorbire meno informazioni provenienti dalla luce. Cosa implica questo? Che la qualità dell’archivio raw sarà inferiore rispetto a quello di un sensore pieno formato.

Al momento, marzo 2020, non è raccomandabile comprare una apsc superiore ai 20,25 mpx. Ovviamente questo consiglio è valido se non si vuole andare su budget oltre gli 800 – 1000 euro.

Ricorda sempre che quando scegli la tua macchina fotografica per principianti, avrai bisogno di tenere in mente anche altre spese. Queste sono le più comuni.

Ti lascio infine una guida che ho preparato con la recensione delle migliori macchine fotografiche mirrorless del 2020. Spero ti torni utile.

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